Il Piccolo Ladro

Quella sera ero andato a una festa, e avevo rubato una collana. L’avevo nascosta in casa ma non avevo fatto in tempo a venderla. 

Era ancora notte quando sono arrivati i poliziotti, mia madre si è spaventata, non voleva farli entrare. Lei ha solo me, siamo solo io e lei, per lei io sono tutto. Piangeva, continuava a dire di lasciarmi. 

Ho sempre rubato, da quando ero bambino. Sono bravo: non si accorgono, io mi avvicino, li saluto, ci parlo, una pacca sulla spalla e la collana è sganciata, la prendo da sotto nella mia mano. Non tocco mai una donna coi bambini o una persona anziana, mai: penso che potrebbe essere mia nonna. Il problema è che adesso ho 14 anni e quindi mi hanno arrestato, prima non potevano.

Uno dei poliziotti era il padre di un mio compagno delle elementari. Quando gli hanno detto che doveva venire a prendermi, non voleva.

Sono andato al Beccaria, ma poi non hanno voluto lasciarmi lì e mi hanno proposto di venire in comunità, dalla prima sono scappato e adesso sono qui, devo fare un percorso, andare a scuola, io non voglio.

Ecco, se devo dare un titolo alla mia storia sarebbe “Il Piccolo Ladro” perché mi ricordo un libro alle elementari che si chiamava il Piccolo Principe, io sono il Piccolo Ladro.