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Ero in Comasina e mi chiamavano terrone.

Quella volta che sono stato aggredito ho chiamato il 113 ma non mi hanno aiutato.

Mio cugino che vorrebbe che io fossi normale.

Fra un po’ mi sposo, ma mia madre non mi accetta. Mi ha rinfacciato tante cose (pure lei ha qualche problema ma non lo accetta). Mia madre mi ha messo in orfanotrofio e adesso non può dirmi cosa devo fare. Mi hanno cresciuto i miei nonni, io chiamavo mamma a mia nonna. Ero in Abruzzo. 

Quando ero barbone ho scritto un pezzo del libro di Exodus. Mi chiamavano il barbone o anche omosessuale, ma non lo sono.

Sono stato un giorno al manicomio dell’Aquila.

Un giorno, per un’ulcera allo stomaco stavo proprio male, ma al centro gli operatori non mi volevano ascoltare, alla fine hanno chiamato l’ambulanza, ma anche loro non volevano credere che stavo male e mi hanno fatto un TSO, mi hanno legato per un giorno e una notte, ma avevo solo un’ulcera!

Sono i nomi degli altri, che mi attaccano addosso, veri o no.