La moka nel calzino

Dopo tre mesi che ero in carcere mi è stata data la possibilità di frequentare i corsi estivi per conseguire la licenza di scuola media. Il primo giorno, era il 15 giugno del 2017, mentre stavo per andare a scuola una guardia, che si dava sempre delle arie, si è rivolto a me dicendomi che andare a scuola non mi sarebbe servito a niente e sarei tornato nuovamente in carcere. Mi ha fatto il solito discorso: “tanto poi quando esci torni a fare lo spacciatore!” Mi ha messo questa etichetta così, senza conoscermi, e mi ha infastidito… 

Avevo pensato di dargli una lezione, ma come? Invece che prendere una moka e metterla nel calzino, gli avrei fatto vedere che sarei stato capace di prendere la licenza e che mi sarebbe servita.

Ho deciso di fare i tre anni di scuola in uno e, per il tempo in cui sono andato a scuola, ho evitato il più possibile di parlare con questa guardia. È stata dura perché contemporaneamente anche lavoravo. Le materie più difficili erano geografia e storia, però la mia preferita era comunque geografia, nonostante la difficoltà. Quando mi hanno dato la pagella con ottimi voti, ho cercato la guardia e sono andato a fare una fotocopia per fargliela vedere con orgoglio. Lui allora mi ha sorriso, dicendomi che ero stato bravo. 

Il giudizio di questa guardia alla fine mi ha dato la spinta e mi ha stimolato per portare a termine gli studi.

Quando sono uscito, ho iniziato a lavorare come giardiniere. Un giorno, stavo lavorando vicino a un supermercato e ho incontrato per caso la guardia con la sua famiglia e mi ha salutato.