Detenzione

Sto per tornare di Cina, all’aeroporto di Milano mi bloccano e mi dicono che devono andare in carcere…

In carcere ho trovato un’umanità non conosciuta e non prevista. Il mio compagno di cella mi ha aiutato molto da subito…

L’idea è stata brillante, un modo come un altro per sopravvivere a mesi di isolamento e a una condanna pesante.

“Tanto tornerai a fare lo spacciatore!”, mi ha messo questa etichetta così, senza conoscermi, e avevo pensato di dargli una lezione

Per sbaglio, quando mi hanno arrestato hanno preso la valigia di mia moglie anziché la mia…

Quando ho capito che ero diventato una persona ricattabile, ho deciso di ritornare in carcere

Il leader della cella si chiamava “Angelo, di nome e di fatto”, siamo diventati amici.

Mia madre non voleva farli entrare. Lei ha solo me, per lei io sono tutto. Piangeva.

Io facevo quello che volevo, non immaginavano neanche la mole di follia che avevo raggiunto.